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Malattie delle basse vie urinarie (FLUTD)

Le malattie delle basse vie urinarie (FLUTD, Feline Lower Urinary Tract Disease) non sono una patologia specifica, ma una serie di condizioni che influenzano la vescica e il tratto urinario inferiore del gatto (uretra). Ogni anno, colpiscono l’1-3% dei gatti e quindi sono una delle malattie più diffuse tra questi animali.

Quali sono le cause delle malattie delle vie basse urinarie

Le malattie delle basse vie urinarie interessano gatti di tutte le razze e di tutte le età, sia maschi che femmine, ma sono più comuni fra:

  • i gatti di mezza età;
  • i gatti sterilizzati e in sovrappeso;
  • i gatti sedentari e che stanno molto in casa;
  • i gatti che mangiano croccantini e cibi secchi.

Le cause più comuni di FLUTD sono:

  • calcoli della vescica (urolitiasi);
  • cistite batterica, che è più frequente nei gatti anziani;
  • ostruzione dell’uretra, che colpisce i gatti maschi e che è causata dai calcoli alla vescica, da un tappo uretrale – cioè da un accumulo di proteine, cellule, cristalli e detriti nelle urine – o da spasmi muscolari dell’uretra;
  • difetti anatomici del tratto urinario inferiore;
  • tumore della vescica o dell’uretra, che colpisce soprattutto i gatti anziani.

Quando non è possibile identificare una causa specifica – cioè nel 60-70% dei casi – le malattie delle basse vie urinarie vengono classificate come cistite idiopatica felina, cioè un’infiammazione della vescica senza una causa nota.

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I sintomi della FLUTD

Come capire se il gatto soffre di FLUTD? Alcuni sintomi sono molto evidenti e se li noti è importante prenotare al più presto una visita veterinaria per intraprendere subito una terapia specifica:

  • il micio fatica a fare pipì, si lamenta per il dolore e urina più spesso del solito;
  • controllando la lettiera, ti accorgi che ha del sangue nelle urine, in questo caso l’infezione è grave e va trattata subito; altrimenti, se le tracce non sono visibili a occhio nudo, siamo noi veterinari ad accorgercene, analizzando le urine in laboratorio;
  • il gatto non riesce a trattenere l’urina e quindi non arriva in tempo alla lettiera, finendo per fare pipì dove capita;
  • a causa del dolore, lecca eccessivamente l’area della vescica, irritandola e causando anche la perdita di pelo;
  • il micio è più aggressivo e di malumore;
  • il gatto ha un blocco dell’uretra e non riesce a fare pipì, in questo caso chiama subito il veterinario e prenota una visita urgente, perché può causare un’insufficienza renale acuta nel giro di 2 o 3 giorni.

Gli esami necessari per diagnosticare le malattie delle basse vie urinarie nel gatto

Per diagnosticare la FLUTD sono necessari alcuni accertamenti. Il primo esame che prescriviamo è l’analisi delle urine, che ci aiuta a capire se è presente un’infezione batterica delle vie urinarie, poi consigliamo una radiografia ed un’ecografia per verificare che non ci siano calcoli alla vescica, una stenosi uretrale – cioè un restringimento dell’uretra, il canale attraverso cui passa l’urina – o un tumore. Durante l’indagine radiologica il gatto è sveglio, optiamo per la sedazione solo se è necessario.

Oltre a questi controlli, potremmo consigliare anche una biopsia, quando c’è il sospetto che la causa delle malattie delle basse vie urinarie sia di origine tumorale.

Come si cura la FLUTD

In generale, consigliamo sempre ai proprietari di incoraggiare il micio a bere, fare pipì e mangiare bocconcini umidi, facendo attenzione al peso del gatto, che dovrebbe muoversi di più e mangiare cibi adatti al suo problema. 

Quando riusciamo a identificare la causa della malattia, possiamo poi intraprendere un piano terapeutico mirato. Se la causa della malattia è una cistite batterica, prescriviamo un antibiotico. Se invece la FLUTD è causata da un’urolitiasi – il gatto ha i calcoli alla vescica – valutiamo caso per caso. Infatti, quando i calcoli sono di struvite o di altri materiali che si disgregano facilmente, possiamo tentare di scioglierli con una dieta specifica, quando invece sono composti da materiali più duri, come l’ossalato di calcio, dobbiamo intervenire chirurgicamente per rimuoverli.

Ostruzione dell’uretra: rimozione dei calcoli uretrali

Un’ostruzione dell’uretra (tappi uretrali o calcoli uretrali) va risolta con urgenza, rimuovendo i calcoli del gatto – che viene sedato – perché il blocco dell’uretra può causare un’insufficienza renale acuta in 2 o 3 giorni. Una volta rimossi i calcoli, però, l’uretra può infiammarsi gravemente, causando gonfiore e spasmi muscolari. Quindi, per qualche giorno, il gatto potrebbe avere difficoltà nel fare la pipì. Alcuni mici vengono ricoverati in ospedale per monitorare l’andamento dell’infiammazione, devono assumere liquidi per via endovenosa e farmaci per alleviare dolore, gonfiore e spasmi.

Una volta eliminato il blocco, consigliamo di iniziare una dieta umida a base di bocconcini e scatolette a basso contenuto di proteine e fosforo, ma ricchi di antiossidanti, acidi grassi essenziali e potassio.

Inoltre, dato che molti dei gatti con blocco uretrale, spesso hanno anche una cistite idiopatica felina, è importante completare la terapia con le indicazioni specifiche per questa patologia.

Stenosi uretrali e tumore della vescica

La stenosi uretrale, cioè il restringimento dell’uretra, deve essere corretta con un intervento chirurgico, il cui successo, però, dipende dalla gravità e dalla posizione della stenosi. 

Invece, il tumore della vescica (carcinoma a cellule transizionali) nel gatto è raro e quando si manifesta è più frequente nei gatti anziani. Di solito, se i sintomi sono evidenti, la malattia è già in uno stadio avanzato, quindi è molto difficile rimuovere il tumore chirurgicamente. In questi casi, l’uso di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) può aiutare il micio ad avere una qualità della vita migliore. 

Cura della FLUTD al Centro Veterinario San Maurizio

Il Centro Veterinario San Maurizio è una clinica Cat Friendly certificata ISFM (International Society for Feline Medicine). Ottengono questo riconoscimento solo i centri che hanno una conoscenza specialistica del gatto e delle sue esigenze: come approcciarlo e curarlo, come minimizzare lo stress e creare un ambiente accogliente e rassicurante, sia a casa che in ambulatorio.

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Il team

Dott.ssa Letizia Abà – Responsabile medicina del gatto

Veterinario dal 2016, la Dottoressa Letizia Abà è entrata al Centro Veterinario San Maurizio a pochi mesi dalla laurea e da allora non lo ha più lasciato! Si occupa di anestesiologia, terapia del dolore e di medicina felina, con particolare interesse per il comportamento. Ama i suoi pazienti ed il rapporto sereno e fiducioso che si instaura con i loro proprietari. Fa questo lavoro perché diventare veterinario è sempre stato il suo sogno, fin da bambina.